In occasione del carnevale sardo, si terrà un workshop di reportage ed editing. Nella suggestiva ambientazione dei luoghi barbaricini, l’insegnante condividerà la propria esperienza professionale con i partecipanti, lavorando fianco a fianco fino alla realizzazione di un racconto su quello che è considerato uno dei più affascinanti carnevali italiani, dove una variegata popolazione di ancestrali maschere antropomorfe e zoomorfe, vestite di pelli di capra e campanacci, rievoca riti misteriosi e danze propiziatorie in un rapporto stretto tra uomo e animale.
Il carnevale di Mamoiada, conosciuto anche come “la danza dei Mamuthones”, le cui origini oscure secondo alcuni risalirebbe all’età nuragica, sarebbe infatti nato come gesto di venerazione degli animali, per proteggersi dagli spiriti del male o per propiziare il raccolto. Nel carnevale di Ottana, le maschere descrivono – attraverso spontanee interpretazioni sviluppate in una sorta di canovaccio – personaggi, ruoli e situazioni della vita dei campi quali l’aratura la semina, il raccolto, la cura, la domatura, la malattia, la morte degli animali. Infine, il Carnevale di Santu Lussurgiu, forse il più spericolato e spettacolare dell’isola, con la corsa dei cavalli che chiama intorno a sé l’intera comunità: non vi è solo lo spettacolo offerto dalle audaci acrobazie equestri, ma anche la partecipazione della folla che in massa si apre un attimo prima dell’arrivo dei cavalli in corsa per richiudersi subito dopo il loro passaggio.

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Sardegna

Carnevale in Sardegna

Alla fine di ogni giornata verranno discusse le opere prodotte dai partecipanti. Il tutor cercherà di individuare e valorizzare la capacità narrativa di ogni autore cercando i punti critici fornendo un orientamento all’editing finale.

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