Workshop di fotografia
La terra degli Stregoni
Islanda, Fiordi Occidentali
dal 10 al 20 luglio 2019

Appena sotto il Circolo Polare Artico, dall’Oceano Atlantico e il Mar di Groenlandia, sorge l’Islanda, una crosta di lava grande quanto il nord Italia, abitata da 350 mila anime appena - a Bologna ci vivono in 390 mila -, 3 persone per chilometro quadrato la densità media di popolazione. In realtà due terzi degli islandesi vivono nella zona della capitale, Reykjavík, e nel sud, dove si incontra anche la gran parte dei turisti che ogni anno invade l’isola.

Noi punteremo verso i fiordi occidentali, all’esplorazione di una regione ancora poco battuta, dove i ritmi di vita sono scanditi dall’andirivieni delle barche in porto, dal taglio del fieno per gli animali, alla luce del sole di mezzanotte.

Cominceremo con la penisola dello Strandir, terra di stregoneria, dove abbandoneremo l’asfalto e arriveremo fino a Krossneslaug, dove termina la strada sterrata, oltre il villaggio di pescatori di Djupavik, e dove faremo il bagno nelle acque termali (39°C), davanti al gelido mare di Groenlandia.


Seguendo il profilo dei fiordi, arriveremo fino a Isafjordur, la capitale dei Vestfirdir, tra villaggi di pescatori, essiccatoi, fattorie sul mare e colonie di foche. La presenza umana qui è ancora più rarefatta: allevatori e contadini pionieri che si confrontano con la natura e le sue regole, pescatori che aspetteremo in porto al ritorno dalle lunghe battute pesca. Una strada spettacolare che dalla costa a bordo mare si arrampica tra i massicci tabulari che formano la penisola ci porta a Patreksfjordur. Lasceremo però l’abitato, per cercare ospitalità presso l’ultima fattoria abitata, affacciate sul tratto di mare che separa l’Islanda dalla Groenlandia. Visiteremo la scogliera di Latrabjarg, 14 km di roccia che offre riparo a una delle maggiori colonie di puffin e uccelli marini nell’emisfero settentrionale.

In traghetto attraverseremo il Breiðafjörður, per approdare all'isola di Flatey, teatro di un celebre romanzo e di un enigma misterioso. In serata navigheremo verso Stykkishólmur, approdando così nella penisola di Snaefellsnes, celebre per il suo vulcano, protagonista del “Viaggio al centro della Terra” di Jules Verne. Nei due giorni successivi, ci dedicheremo all’esplorazione di questa regione, prima di rientrare a Reykjavik.


Tappe


— Partenza da Reykjavik la mattina del 10 luglio (prevedere dunque arrivo in aereo la sera del 9 luglio) verso Holmavik (dormiamo 3 notti nelle vicinanze)
— Partiremo poi per Isafjordur (dormiremo qui due notti)
— Ci spostiamo a Patreksfjordur (dormiremo in fattoria due notti)
— Traghetto per Flatey e giornata sull'isola
— Arrivo in serata nella penisola di Snaefellsnes (pernottamento di tre notti)
— Rientro a Reykjavik il 20 luglio, dove, ci saluteremo (prevedere un aereo dal tardo pomeriggio in poi)

Come è strutturato il workshop?

Ogni giorno i partecipanti verranno guidati allo studio e all’esercizio della struttura narrativa del reportage e/o racconto fotografico.

Durante il workshop, tutte le immagini scattate dai partecipanti saranno visionate, selezionate e discusse insieme al docente. Verrà analizzato il linguaggio utilizzato con suggerimenti in merito all’efficacia narrativa e quindi all’approfondimento delle tematiche scelte, alla forza comunicativa e all’orientamento nell’editing finale.

Verrà fornita una lettura del lavoro prodotto, indicando i punti critici, gli elementi deboli e le possibili alternative al processo compositivo di ogni autore.

L’obiettivo è quello di combinare la capacità del fotografo con la sua esigenza di raccontare una storia o un evento per restituirne una narrazione fedele e coinvolgente.

Costo


2300 euro

Il costo comprende:
— workshop di 10 giorni
— alloggi dal 10 al 19 luglio compreso
— due fuoristrada 4x4

Il costo non comprende:
— volo aereo
— cassa comune di 250 euro per il vitto (colazioni e cene)
— carburante
— eventuali notti extra a Reykjavik (es. il 9 luglio o il 20 luglio) - cercheremo una sistemazione magari insieme in base all’operativo voli
— biglietto per il traghetto per Stykkisholmur, via Flatey (5.760 ISK a testa = circa 45 euro)

Il pranzo è escluso per darvi la massima libertà. Così accontentiamo tutti: quelli che non pranzano perché fanno foto a oltranza, quelli che vogliono una zuppa calda, quelli che la torta al cioccolato non me la perdo per niente al mondo, quelli che io invece stravedo per la torta alle carote, quelli che vai di pane alla segale con salmone affumicato e birra locale, quelli che mi faccio il panino e me lo mangio quando mi viene fame. Idem per gli alcolici, per cui eventualmente si farà una cassa a parte.

IMPORTANTE

Il costo per la partecipazione al workshop fotografico è comprensivo della quota necessaria alla costituzione di una cassa con cui verranno coperte le spese degli spostamenti, del noleggio auto e dei pernotti, che, si specifica, verranno prenotati esclusivamente attraverso agenzie o siti autorizzati.

Ogni partecipante inoltre dovrà provvedere autonomamente o con la propria agenzia viaggi al volo a/r per Reykjavik.

Materiale necessario

— attrezzatura fotografica digitale (consiglio un medio tele e un ottica grandangolare)
— un hard disk
— meglio avere con se un notebook
— un block notes

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